Originari di Ischia, gli Spataro arrivarono a Vasto nel Seicento. Nel loro palazzo di famiglia, che si affacciava sul largo del Castello, oggi Piazza Rossetti, nacque nel 1897 Giuseppe, che sarebbe diventato il più importante politico vastese del dopoguerra.
Giuseppe Spataro conseguì la laurea in Giurisprudenza alla Sapienza di Roma, distinguendosi per il suo attivismo in ambito cattolico, tanto da divenire presidente della FUCI, la Federazione Universitaria Cattolica Italia, dal 1920 al 1922. Successivamente divenne vicesegretario del Partito Popolare di Luigi Sturzo. Di idee antifasciste, prese poi parte al Comitato di Liberazione Nazionale dell’Italia centrale.
Dopo la seconda guerra mondiale, partecipò alla fondazione della Democrazia Cristiana e alla riorganizzazione del quotidiano del partito, il Popolo. In Parlamento fu deputato dal 1945 al 1963, e successivamente, senatore dal 1963 al 1976, quando si ritirò dall’attività politica a causa dell’età.
Durante gli anni da deputato, Giuseppe Spataro ricoprì più volte incarichi ministeriali, in particolare alle Poste e Telecomunicazioni e ai Trasporti. Dal 1946 al 1950 fu anche presidente della RAI.

A Giuseppe Spataro è oggi dedicato un busto in bronzo presso lo slargo che porta il suo nome in Piazza del Popolo, di fronte alla facciata nord di Palazzo d’Avalos.